Il movimento di Riforma nel contesto dellEbraismo contemporaneo

Anno/Year 2018
154 pagine/pages
15x21 cm.
ISBN 978-88-3384-005-5
€18.00





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Bruno Di Porto

Il movimento di Riforma nel contesto dell’Ebraismo contemporaneo
La presenza in Italia

La civiltà ebraica, lungo più di tre millenni e in tanta diffusione di luoghi, ha conosciuto, sulla base di fondamenti essenziali, per influenza degli eventi, una varietà di pensiero, di riti, di aspetti. La modernità, dal Settecento illuministico, e l’emancipazione, seguita dall’integrazione, in paesi progrediti, ha suscitato un fermento di riforma, per esigenza di adeguamenti. È così sorta, a partire dalla Germania, una corrente dell’Ebraismo, detta Reform o Liberale o Progressiva, con sfumature di termini e gradazioni. Si è propagata, per somiglianza di situazioni, in altri paesi europei e specialmente negli Stati Uniti di America. Contrapposta alla Riforma si è configurata, sul versante più tradizionalista, una Ortodossia ebraica, a sua volta suddivisa in riti e tendenze. Si è anche formata una corrente intermedia detta comunemente Conservative. Entro la stessa Riforma vi sono stati i radicali e i temperati, con tendenza al ricupero della tradizione e dell’identità ebraica di popolo. Una innovazione cospicua è la parità dei generi nel culto. Altra denominazione è il Ricostruzionismo che si incontra nel libro.
Tra gli ebrei d’Italia si sono manifestate nell’Ottocento sia propensioni riformistiche, sia maggiormente tradizionaliste. La nascita nel nostro paese di una organizzata corrente progressiva è recente e dovuta in parte agli aumentati scambi con i correligionari di altri paesi, così come gli scambi hanno reso più accentuata, su talune questioni, la linea del Rabbinato italiano. La presenza progressiva è esigua in Italia, ma anche le minoranze meritano di esser conosciute, tanto più essendo parte dell’Ebraismo italiano, esso stesso una minoranza.






Bruno Di Porto è nato a Roma nel 1933. Ha narrato le peripezie di fanciullo, con la famiglia, per non esser preso e morire ad Auschwitz. Ha studiato al Liceo Tasso e si è laureato in Lettere e Filosofia, con tesi sulle minoranze religiose nel Risorgimento, relatore Alberto M. Ghisalberti, correlatore Vittorio Giuntella. Ha insegnato in scuole secondarie. Ha poi diretto la Domus Mazziniana in Pisa ed ha insegnato, dal 1983, all’Università di Pisa, fino alla quiescenza, Storia del giornalismo e Storia contemporanea. Ha militato nel Partito repubblicano ed ha svolto studi sulla democrazia repubblicana, in sfondi italiani e internazionali. Altri suoi principali filoni di studio sono stati la storia del giornalismo e la storia degli ebrei in Italia, egualmente con sfondi internazionali. Interessato alla Bibbia, cura un commento settimanale. Coopera al dialogo ebraico-cristiano ed interreligioso. Fa parte del comitato scientifico della “Rassegna Mensile di Israel”. Pubblicista, ha anche diretto, fino ad oggi, il piccolo periodico “Hazman Veharaion - Il Tempo e L’Idea”. In campo ebraico, alla generale frequentazione religiosa e comunitaria ha affiancato la convinzione ideale e l’impegno per la corrente o denominazione progressiva, di cui tratta in questo libro. È sposato, ha figli e nipoti, che gli danno soddisfazioni. Vive presso Pisa, trascorre periodi nel verde della Tuscia Viterbese.