Protagonisti dimenticati del Risorgimento

Anno/Year 2013
286 pagine/pages
illustrato/illustrated
14,8x21 cm.
ISBN 978-88-97080-44-2
€20.00





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Protagonisti dimenticati del Risorgimento
Trono e Altare - Esercito e Popolo

 Non soltanto nella storiografia il Risorgimento italiano è ancor materia viva. Finita l’epopea romantica ottocentesca degli eroi e dei medaglioni aurei, il fascismo surrogò a sé i personaggi più prestigiosi, anche se con tale ideologia non avevano nulla da spartire. Nel secondo dopoguerra la maggior parte degli storici misero in disparte i Savoia, quali fabbricatori del Risorgimento, colpevoli ai loro occhi di aver supportato il fascismo e le sue leggi orribili. Anche all’esercito toccò una sorta di damnatio memoria, poiché era la rappresentazione più visibile dell’Italia e all’epoca si era stanchi di sentir parlare di Patria, parola troppo malamente abusata durante il fascismo, inoltre, alcuni storici preferivano identificarsi piuttosto con ceto mondo “inter-nazionale” che era l’antitesi di tutte le patrie. Per quanto concerne “l’Altare”, gli storici dell’Ottocento avevano volutamente dimenticato il contributo di tanta parte del clero al Risorgimento italiano; in fondo i “curiali” venivano identificatida un settore laicista del tempo come i nemici subdoli e silenziosi del Regno, accaparratori di coscienze. Gli storici del Novecento non approfondirono la tematica, preferendo basarsi sui “precedenti” un po’ per ignavia, un po’ per non perdere l’infinitesima identità laica della azione. “Il popolo” piacque di più agli storici “giacobini” che comunque ondeggiarono fra questi ed i ricchi borghesi approfittatori,senza decidersi troppo nel dichiarare chi avesse contribuito di più al Risorgimento. L’occasione del 150° dell’Unità d’Italia, molto poco proclamato dai politici di turno, cui spettava per l’occasione animare le coscienze degli Italiani, ha visto in tutta la Penisola pochi convegni di rilievo e ancor meno pubbli-cazioni originali. Abbiamo quindi la falsa modestia di aver dato un piccolo contributo inedito nel panorama celebrativo ormai decorso.