Giovanni Michelucci

Anno/Year 2023
160 pagine/pages
270 illustrazioni/illustrations.
17x24 cm.
ISBN 978-88-3384-150-2
€22.00





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Giovanni Michelucci

Un progetto della Fondazione Giovanni Michelucci
a cura di Andrea Aleardi
con un saggio di Gianni Biondillo

 

Gli autori:
Andrea Aleardi, architetto, è il direttore della Fondazione Giovanni Michelucci con cui collabora sin dal 1988.
Gianni Biondillo, architetto e scrittore, è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Giovanni Michelucci.
Alessandro Masetti, architetto, è stato il responsabile delle attività su patrimonio artistico e design della Fondazione.
Nadia Musumeci, architetto e archivista, è la responsabile degli archivi e della biblioteca della Fondazione.
 

Questo progetto editoriale giunge in una fase importante di una sistematica e intensa attività scientifica, di approfondimento e di riordino condotta dalla Fondazione Michelucci durante l’ultimo decennio. Queste attività da un lato hanno permesso di ripensare come rendere più accessibili i tanti e variegati materiali sulle opere e sull’archivio dell’architetto, naturalmente con una forte spinta a nuove fruizioni con la loro digitalizzazione. Dall’altro hanno aperto a nuove letture verso il mondo di Michelucci, soprattutto attraverso la valorizzazione dei suoi testi, dei suoi disegni, delle sue pratiche progettuali come eredità di pensiero, la cui portata spesso visionaria oggi ripropone nuove prospettive per leggere le dinamiche della società contemporanea.

«Ho un debito profondo nei confronti della vita. Mi è stata data la possibilità di vivere a lungo, di oltrepassare epoche tra loro molto diverse, acquistando così il senso della inattendibilità, ma anche della inevitabilità della storia rispetto alla vita vissuta; come se ogni episodio potesse essere agito due volte: la prima come elemento dirompente rispetto agli ordini degli eventi precedenti, la seconda volta come capacità intellettuale di inserire quell’evento nel corso del tempo dandogli un significato assai preciso di coerenza rispetto al passato e di anticipazione nei confronti del futuro».
Giovanni Michelucci, marzo 1988