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Pier Angiolo Cetica

Negli anni mi sono specializzato in generalità, cercando di evitare la genericità riuscendoci -spero- il più delle volte. Questo interesse verso il generale è dovuto alla curiosità di sapere e di capire come stanno le cose al di là dei soliti discorsi che si fanno intorno ai soliti argomenti, nel tentativo di dare formulazioni corrette a problemi che appaiono ardui, se non impossibili da risolvere solo perché non sono visti in un quadro generale - appunto.
Il breve saggio sulla "Estetica del traffico" (Costa &Nolan, Ancona Milano 2000), che a molti è piaciuto e che ha innervosito (non so perché) tanti altri -specialmente alcuni assessori con la delega al traffico- e che qualche altro ha ritenuto fosse scontato e inconcludente, è uno dei risultati della mia curiosità e del mio desiderio di indagare sulla vera e completa natura dei problemi.
Uno scritto che ha fatto epoca, almeno a quel che mi continuano a dire in diversi senza che abbiano bisogno di adularmi, è "L\'edilizia di terza generazione" (Franco Angeli, Milano, 1993), che nacque a conclusione di uno studio, abbastanza lungo, sui metodi e sugli strumenti della gestione strategica applicati alla produzione edilizia, operando -naturalmente- sul generale. In quel testo c\'era, nei limiti della mia intelligenza e delle mie conoscenze, tutto quello che ruotava attorno alla produzione edilizia e che la condizionava e la caratterizzava.
La mia curiosità mi ha fatto fare delle cose molto prima del tempo dovuto. Vent\'anni fa partii con una ricerca su vecchi testi inglesi e francesi che trattavano dei sistemi di riscaldamento e ventilazione in Europa fino alla fine dell\'ottocento e gli inizi del \'900. Una ricerca che allora interessava soltanto a me e a pochissimi altri, ma che oggi è importante perché quei sistemi antichi sono pieni di suggerimenti attualissimi per climatizzare in regime di sostenibilità anche complessi di dimensioni considerevoli. Una sorta di architettura bioecologica ante litteram: non a caso il titolo della pubblicazione è "L\'architettura dei muri intelligenti" (Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2004).
C\'è un libro che ha il titolo sbagliato ("La scelta di progettare", Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2003) e del quale l\'editore si lamenta perché non si vende. È un mio cruccio, perché ho messo anni per scriverlo -anche se il risultato è contenuto, come dimensione- ed è il risultato pressoché conclusivo delle mie incursioni sulla generalità in architettura. Spero solo che pian piano qualcuno lo legga, tanto è come il vino: gli fa bene invecchiare e per diversi anni mantiene il buoquet.

Per quanto riguarda la parte biografica, sono nato in Val di Chiana nel 1931 (lo stesso anno nel quale è nata la Settimana Enigmistica, sulla quale sto scrivendo qualcosa di divertente), dove da diversi anni sto cercando di giocare a golf in un club a nove buche, riuscendo a tirare dove voglio almeno il settanta per cento delle palle che riesco a colpire.
Ho lavorato, molto, con mio padre architetto Aurelio; mi sono laureato in ingegneria a Bologna con Giovanni Michelucci; ho fatto carriera universitaria con Pierluigi Spadolini (di un generosità accademica senza pari) e sono divenuto ordinario di Tecnologia dell\'Architettura, passando poi a Progettazione Ambientale. Sono stato preside della facoltà di Architettura di Firenze, solo per alcuni mesi perché la cosa non è stata di mio gradimento. Per due lunghe tornate sono stato direttore di dipartimento cercando di fare del mio meglio.
Ora sono in pensione e ho scelto non a caso come indirizzo e.mail "cetica@libero.it".

Tutti i libri di Pier Angiolo Cetica
L'Architettura dei Muri Intelligenti
L'Architettura dei Muri Intelligenti Esperienze di climatizzazione sostenibile nell’Ottocento
Leggendo tanti anni fa un libro del Banham, fu colpito da alcune notizie sui sistemi di climatizzazione utilizzati nel nord Europa fino agli inizi del 1900. Banham non citava le fonti dalle quali aveva tratto quelle notizie e così utilizzai gli scarni fondi annuali di ricerca che mi venivano concessi per andare a cercarle nelle biblioteche di Parigi e di Londra. Le parole chiave per la ricerca...
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La Casa Bio-Intelligente
La Casa Bio-Intelligente Per una bioarchitettura totale
Fra i vari obiettivi che coloro che sotto diverse etichette di architettura bioclimatica, bio architettura, bioedilizia, o altre simili stanno studiando sia le regole e le procedure per progettare e costruire case “sane” e non inquinanti (ecologiche), sia come gestire il microclima nelle abitazioni con il minimo consumo di energie non rinnovabili e il massimo rispetto dell’ambiente, c’è anche quel...
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La scelta di progettare
Paradigmi per una architettura della vita
La necessità di antropizzazione del mondo risponde a una specifica carenza della specie umana che rende impossibile vivere nel mondo senza modificarlo. Per guidare questa tensione naturale ci affidiamo a dei paradigmi che ci permettano di partecipare a questo processo di antropizzazione attraverso il progetto. La scelta di progettare appare doverosa per garantire la sopravvivenza della specie uman...
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La città e l’architettura dell’homo sapiens 2.0

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