Comera bello i fiorentino

Anno/Year 2008
114 pagine/pages
30 illustrazioni/illustrations.
14x21 cm.
ISBN 978 88 99695 71 2
€9.80





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Kibbutz e utopia

Pier Carlo Tesi

Com’era bello i’ fiorentino

Sempre meno mi sembra attuale la storia dell’italiano che deriva dal fiorentino! Forse in origine.
Il fiorentino è la mia lingua padre: l’ho imparato dal mi’ babbo, pittore per vocazione e impiegato per necessità, che parlava (poco, e mai a vanvera) un fiorentino meravigliosamente espressivo e asciutto, dal maestro Creati, maestro davvero, dal teatro della Cesarina Cecconi e dalle favole (novelle, le chiamava lei) dell’Isolina, contadina di Pelago scesa a servizio a Firenze a dodici anni, piccina di persona, ma grande di cuore e di buon senso.
Tante parole ed espressioni che ho sentito da bambino, le mi’ figliole ’un le capiscon più, e io mi son provato a raccoglierle e a spiegarle (le parole, non le figliole). Per me, per struggermi un po’ di nostalgia; per loro (stavolta sì: le figliole). Per voi, se volete. A futura memoria d’una città che ha sempre saputo sorridere, di tutto e soprattutto di sé, pur prendendosi sempre dannatamente sul serio. D’una città difficile, arcigna e bellissima, che si può amare solo disinteressatamente e disperatamente.

 






Piero Carlo di Rinaldo di Pietro Tesi

E’ nato a Orvieto il 15 Marzo 1949 e risiede a Firenze dove ha fatto tutti gli studi fino alla laurea in architettura. Si occupa d’urbanistica, soprattutto di pianificazione della aree rurali, è consulente delle Città del Vino per le quali ha curato il Piano regolatore delle Città del Vino. Ha pubblicato articoli in opere sul Chianti e su pubblicazioni di settore. Cuoco dilettante.