Misure Romane

Anno/Year 2017
114 pagine/pages
43 illustrazioni/illustrations.
15x21 cm.
ISBN 978-88-99695-39-2
€14.00





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Diego de Sagredo

Misure Romane

Traduzione e saggio introduttivo
di Nicoletta Lepri

 

Quale evoluzione ebbe, quali passi segnò, il classicismo che aveva illuminato il nostro Rinascimento, nei vicini paesi europei, specie in quelli dove i resti della romanità, pur numerosi, suscitavano talora, perifericamente, immagini e interessi paralleli se non divergenti rispetto a quelli che agivano nelle arti italiane? Questo breve dialogo offre l’opportunità per riflettere su come lo spirito degli antichi potesse essere abbracciato da un architetto dilettante spagnolo allo scadere del primo quarto del Cinquecento.

Diego de Sagredo (Burgos, 1490 - Toledo, 1528 ca.) fu cappellano della primaziale di Toledo e soprintendente ai cantieri cattedralizi della città, allora capitale di Spagna, per conto dell’arcivescovo De Fonseca.
Le sue Medidas del Romano sono il primo trattato di decorazione architettonica scritto in spagnolo e pubblicato fuori d’Italia, nel 1526.
Il volumetto in forma di dialogo, basato principalmente sullo studio di Vitruvio attraverso l’edizione latina di Fra’ Giocondo da Verona, quella italiana del Ciseriano, e il De re aedificatoria dell’Alberti, è una sorta di manuale per riprodurre proporzioni, ordini e modanature degli edifici classici. Ricco di osservazioni sul gusto del tempo, costituisce pertanto un’efficace chiave di lettura per la fenomenologia del classicismo in Spagna e insieme di quel decorativismo di ispirazione classica, ma impiantato su preesistenti forme gotiche, costituente la principale manifestazione del cosiddetto stile plateresco.
 

Nicoletta Lepri, fiorentina, storica dell’arte e iberista in conseguenza di un duplice e articolato curriculum formativo, è attualmente docente di Storia dell’Arte Medievale e Moderna presso la Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e collabora con istituti afferenti alle Università di Firenze e di Siviglia. Studiosa di letterature ispaniche e traduttrice, si è interessata in particolare alla storia della traduzione, curando essa stessa l’edizione e la versione dallo spagnolo di importanti testi di vario genere: dal Libro dell’orazione e della meditazione di Luis de Granada, del 1554 (1997), all’opera per musica tardo-settecentesca Clementina di Ramón de la Cruz (2003).
È autrice di numerosi articoli su riviste e in atti di convegni nazionali e internazionali e ha pubblicato alcuni saggi monografici di cui il più recente è Cultura visiva e Nuovo Mondo. Immagini occidentali e colonie americane tra XVI e XVII secolo (2015).
Su Diego de Sagredo e le sue Misure romane ha tenuto lezioni e seminari dottorali e ha scritto articoli per «Translationes», rivista dell’Université de l’Ouest di Timişoara, e per «Albertiana».