Anatole France e Firenze

Anno/Year 2024
104 pagine/pages
40 illustrazioni/illustrations.
12x19 cm.
ISBN 9788833841892
€13.80





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Francesco Burlamacchi

Alba Gaetana Avarello

Anatole France e Firenze

Anatole France, considerato un Giusto, premio Nobel 1921 per la Letteratura, è autore erudito dalla vastissima e varia opera letteraria; intellettuale impegnato socialmente contro ogni forma di abuso di potere.
Se il linguaggio di qualcuna delle sue opere letterarie oggi ci può apparire manierato, egli comunque merita di essere letto: non è senza una ragione se Proust lo prese a modello del suo Bergotte, anzi, in alcune pagine della sua Recherche, parla espressamente di lui, cita alcuni suoi brani esprimendo tutta la sua stima per l‘uomo e per lo scrittore.
Giovanni Pascoli gli dedicò nel 1909 un ciclo di lezioni universitarie a Bologna. Molto interessanti apparvero le sue opere a Eugenio Montale, a Leonardo Sciascia, a D‘Annunzio e a molti altri; e non solo per il linguaggio classico perfetto e originale.
Anatole France fu uomo sensibile alle istanze sociali di giustizia, sempre impegnato a salvaguardare il valore dell‘essere umano; avverso a ogni forma di dispotismo e di fanatismo inevitabilmente portatori di violenza e di prevaricazione. Di questi sentimenti sono pregne le sue opere, rivestite di una personalissima ironia.

Nel narrare di Anatole France, il libro racconta di Firenze, delle vicende e dei fatti sociali e politici che caratterizzarono gli anni dal 1881 al 1914. Attratti da Firenze, centro culturale fra i più dinamici dell’epoca, dalle sue bellezze artistiche e non solo, molti stranieri vi si erano stabiliti, partecipando alla vita culturale, creando contatti, amicizie e collaborazioni tra l’Italia e la loro madrepatria.
Anatole France visitava da tempo l’Italia; legato particolarmente a Firenze, fu spesso ospite di Violet Paget / Vernon Lee, a Il Palmerino, là, dove l’aria è come champagne. Qui lo scrittore incontrò personaggi italiani e stranieri, non solo letterati. E tutto gli fu di ispirazione: a Firenze, infatti, egli scrisse molte sue opere, non solo il famoso Il Giglio Rosso. Firenze per lui fu culla della sua importante storia d’amore con Lèontine, M.me Arman de Caillavet; fu ancora Firenze ad accoglierlo anche dopo la morte dell’amata.
Il lettore trova qui tratteggiato un quadro delle frequentazioni tra i molti personaggi dell’epoca, da Berenson a Signorini,Wilde, R.M. Rilke, H. James, Warton, Mabel Dodge, Praz e D’Annunzio, fino ai futuristi; e delle implicanze e connessioni con le trasformazioni del territorio fiorentino in quegli anni, con la vita sociale, culturale, artistica e politica della città.
Anatole France, personaggio importante e famoso non solo nel mondo letterario, è al centro di frequentazioni italiane “eccellenti”, persino insospettate, come ci racconta Riccardo Nencini a proposito di un incontro segreto tra Mussolini e Nenni.
 

 






Alba Gaetana Avarello. Laurea in Pedagogia e Abilitazione presso le Scuole Medie Inferiori e Superiori. Insegnante di ruolo dal 1971 al 2009. Dal 1988 incarico presso il Laboratorio di ricerca Educativa, Dipartimento di Chimica, Università di Firenze.
Ha ideato e realizzato Progetti Educativi di Scienze Integrate tra cui: L’Immaginario Scientifico, La Comunicazione in Natura, Il tempo e L’Evoluzione, Il Colore come Mezzo di Conoscenza, Scienza e Civiltà Tra Medioevo e Rinascimento, Educazione all’Ambiente, Educazione alla Salute. Ha realizzato manifestazioni pubbliche con Spettacoli Teatrali, Danze, Mostre. Ha curato trasmissioni radiofoniche per ragazzi con la loro diretta partecipazione. Ha collaborato con Quartieri, Comune, Provincia di Firenze, e con la Regione Toscana; con l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla Vivibilità; con il Provveditorato agli Studi di Firenze, con ASL, CEDIT, CNA, AFAM, UNI Coop.
Insieme all’Università di Firenze, ha organizzato Incontri di Formazione per Insegnanti. Nel 1998 ha istituito un Laboratorio di Informatica presso la Scuola “S. Lavagnini’ di Firenze, per collegare in Internet varie Scuole sul Progetto “Scienza e Civiltà tra Medioevo e Rinascimento”.
è Autrice di: I Niuri (romanzo), Trentadue Racconti, Cento Poesie. Testi Teatrali: La Collana e Le Perle, Momo e i ladri del Tempo, L’Immaginario scientifico, pubblicato a cura del Comune di Firenze. L’Alimentazione nel Rinascimento (ipertesto). Nel 1992 ha ricevuto a Roma il Premio “Aurelio Peccei”. Fa parte del Gruppo Scrittori Firenze e della giuria del relativo premio letterario. Ha partecipato all’Antologia Le Immaginate con alcuni brani tratti dal Monologo Marianna de Leyva, I segreti tormenti della Monaca di Monza, pubblicato nel 2023, di cui è autrice.