La scelta di progettare

Anno/Year 2003
72 pagine/pages
illustrato/illustrated
20x20 cm.
ISBN 978 88 88461 05 1
€11.00





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Altre pubblicazioni di Pier Angiolo Cetica
La città e l’architettura dell’homo sapiens 2.0
L'Architettura dei Muri Intelligenti
La Casa Bio-Intelligente

Pier Angiolo Cetica

La scelta di progettare
Paradigmi per una architettura della vita

La necessità di antropizzazione del mondo risponde a una specifica carenza della specie umana che rende impossibile vivere nel mondo senza modificarlo. Per guidare questa tensione naturale ci affidiamo a dei paradigmi che ci permettano di partecipare a questo processo di antropizzazione attraverso il progetto. La scelta di progettare appare doverosa per garantire la sopravvivenza della specie umana, a patto che lo si faccia assicurando le migliori condizioni possibili per tutti e la massima e più diffusa continuità.






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Pier Angiolo Cetica

Negli anni mi sono specializzato in generalità, cercando di evitare la genericità riuscendoci -spero- il più delle volte. Questo interesse verso il generale è dovuto alla curiosità di sapere e di capire come stanno le cose al di là dei soliti discorsi che si fanno intorno ai soliti argomenti, nel tentativo di dare formulazioni corrette a problemi che appaiono ardui, se non impossibili da risolvere solo perché non sono visti in un quadro generale - appunto.
Il breve saggio sulla "Estetica del traffico" (Costa &Nolan, Ancona Milano 2000), che a molti è piaciuto e che ha innervosito (non so perché) tanti altri -specialmente alcuni assessori con la delega al traffico- e che qualche altro ha ritenuto fosse scontato e inconcludente, è uno dei risultati della mia curiosità e del mio desiderio di indagare sulla vera e completa natura dei problemi.
Uno scritto che ha fatto epoca, almeno a quel che mi continuano a dire in diversi senza che abbiano bisogno di adularmi, è "L\'edilizia di terza generazione" (Franco Angeli, Milano, 1993), che nacque a conclusione di uno studio, abbastanza lungo, sui metodi e sugli strumenti della gestione strategica applicati alla produzione edilizia, operando -naturalmente- sul generale. In quel testo c\'era, nei limiti della mia intelligenza e delle mie conoscenze, tutto quello che ruotava attorno alla produzione edilizia e che la condizionava e la caratterizzava.
La mia curiosità mi ha fatto fare delle cose molto prima del tempo dovuto. Vent\'anni fa partii con una ricerca su vecchi testi inglesi e francesi che trattavano dei sistemi di riscaldamento e ventilazione in Europa fino alla fine dell\'ottocento e gli inizi del \'900. Una ricerca che allora interessava soltanto a me e a pochissimi altri, ma che oggi è importante perché quei sistemi antichi sono pieni di suggerimenti attualissimi per climatizzare in regime di sostenibilità anche complessi di dimensioni considerevoli. Una sorta di architettura bioecologica ante litteram: non a caso il titolo della pubblicazione è "L\'architettura dei muri intelligenti" (Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2004).
C\'è un libro che ha il titolo sbagliato ("La scelta di progettare", Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2003) e del quale l\'editore si lamenta perché non si vende. È un mio cruccio, perché ho messo anni per scriverlo -anche se il risultato è contenuto, come dimensione- ed è il risultato pressoché conclusivo delle mie incursioni sulla generalità in architettura. Spero solo che pian piano qualcuno lo legga, tanto è come il vino: gli fa bene invecchiare e per diversi anni mantiene il buoquet.

Per quanto riguarda la parte biografica, sono nato in Val di Chiana nel 1931 (lo stesso anno nel quale è nata la Settimana Enigmistica, sulla quale sto scrivendo qualcosa di divertente), dove da diversi anni sto cercando di giocare a golf in un club a nove buche, riuscendo a tirare dove voglio almeno il settanta per cento delle palle che riesco a colpire.
Ho lavorato, molto, con mio padre architetto Aurelio; mi sono laureato in ingegneria a Bologna con Giovanni Michelucci; ho fatto carriera universitaria con Pierluigi Spadolini (di un generosità accademica senza pari) e sono divenuto ordinario di Tecnologia dell\'Architettura, passando poi a Progettazione Ambientale. Sono stato preside della facoltà di Architettura di Firenze, solo per alcuni mesi perché la cosa non è stata di mio gradimento. Per due lunghe tornate sono stato direttore di dipartimento cercando di fare del mio meglio.
Ora sono in pensione e ho scelto non a caso come indirizzo e.mail "cetica@libero.it".