Ricordi di vita famigliare dalle carte  di Michele Salomone Uzielli

Anno/Year 2023
202 pagine/pages
40 illustrazioni/illustrations.
15x21 cm.
ISBN 9788833841762
€19.50





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Altre pubblicazioni di Lionella Viterbo Neppi Modona
Uno sguardo al mondo ebraico dell’Ottocento

Lionella Viterbo Neppi Modona

Ricordi di vita famigliare dalle carte di Michele Salomone Uzielli
Dal ghetto di Roma a Firenze capitale

Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie al contributo
della Fondazione Ambron e Castiglioni


Gli Uzielli, del ramo giunto a Roma nel Settecento, dopo alcuni decenni cercarono di spostarsi in Toscana.
Qui trovarono la possibilità di stabilirsi a Siena, acquistando, come altre famigli romane, dei beni terrieri nei comuni vicini dove avevano preso residenza.
Questo fece Samuel di Elia Uzielli la cui famiglia risulta per varie generazioni iscritta nel comune di Monteriggioni, anche quando riuscirono ad ottenere di trasferirsi a Firenze!
La loro storia, i rapporti con i congiunti rimasti a Roma, dove continuavano a gestire i beni di famiglia, e con quelli stabilitisi invece a Livorno, ci è stata tramandata attraverso i “copia lettere” dove i rapporti di lavoro si alternano con quelli mantenuti con i nipoti ed i cugini ed anche con vari amici e per le ultime generazioni dalle numerose lettere conservate, in particolare quelle del giovane nipote Enrico, precocemente scomparso, dotato scrittore e pittore.
Tutto questo ci da una visione della vita familiare, economica ed artistica fiorentina a metà Ottocento.

Quando non esisteva ancora la macchina da scrivere si ricorreva ai “copia lettere”, cioè grandi registri, con i fogli possibilmente rigati, dove bravi collaboratori, in genere uno dei figli, copiavano diligentemente la lettera paterna indicando con precisione il nome del destinatario e la data, spesso valendosi di abbreviazioni e quasi sempre aggiungendo in fondo saluti, auguri, qualche notizia di famiglia specie se i destinatari erano dei parenti e dei buoni amici.
Per fortuna in casa Uzielli quasi tutti i copia lettere ritrovati sono leggibili! Unendoli alla numerosa corrispondenza conservata rappresentano quindi una preziosa fonte per conoscere cosa facevano e pensavano questi ebrei “sefarditi” che dopo un breve periodo romano, sotto il governo di Pontefici che avevano saputo apprezzare le loro doti come studiosi, medici e persone amanti delle cose belle, si videro costretti a lasciare Roma non sopportando più la reclusione nel ghetto.
Con questo libro cerco di dare uno sguardo, basato su dati per quanto possibile precisi, alla vita familiare e alle varie attività di una famiglia stabilitasi in Toscana nei primi decenni dell’Ottocento, inizialmente a Siena, dove, uniformandosi alla borghesia locale, hanno investito i loro capitali in terreni, e poi finalmente a Firenze, dove continuano a lavorare anche in campo economico valendoci dei rapporti già da anni esistenti, come con i Trivulzio di Milano, il banco dei Levi oriundi senesi, e con molte famiglie di ebrei romani.
Di particolare interesse è anche la corrispondenza con i due “fattori” che si occupavano delle proprietà agricole senesi: da queste lettere apprendiamo molti usi ed abitudini della gestione delle fattorie.
Enrico, cui è dedicato in particolare lo studio di Lucia Mannini, è un giovane di accattivante simpatia e doti letterarie e artistiche, ma muore poco più che trentenne quando iniziava ad essere stimato come buon pittore. Toccherà quindi a Giuseppe occuparsi dei beni di famiglia cercando di mantenerli almeno in parte per gli eredi delle due figlie.






Lionella Viterbo Neppi Modona è nata nel 1931 a Firenze dove si è laureata in Scienze matematiche svolgendo quindi attività di insegnante ed in particolare impegnandosi come preside nelle prime esperienze di scuole a tempo pieno. Questo non le ha impedito di prendere attiva parte nella vita della Comunità ebraica locale e di studiarne la sua storia pubblicando varie ricerche nel suo primo libro Spigolando nell’archivio della Comunità ebraica di Firenze, edito da Giuntina cui sono seguiti due volumi dedicati allo studio del censimento del 1841, quello su Firenze pubblicato da Edizioni di Storia e letteratura nel 2010 e il successivo, dedicato alle Comunità di Siena e Pitigliano, edito da Belforte. Quindi ha curato la pubblicazione del libro Barbari nel secolo XX scritto da suo fratello decenne pubblicato da Aska. Continuando a lavorare sulle carte di famiglia, con lo stesso editore, ha pubblicato altri tre libri: Di amare e di essere amata non osavo sperarlo, Cronaca a due voci e Firenze Ebraica - itinerario illustrato, scritto nel 2019, insieme a Giovanna Bossi e Pia Ranzato. Nel 2020 ha pubblicato con Pontecorboli: Uno sguardo al mondo ebraico dell’Ottocento (co-autrice insieme a Caterina Del Vivo).