Napoleone Bonaparte

Anno/Year 2019
214 pagine/pages
28 illustrazioni/illustrations.
12x19 cm.
ISBN 978-88-3384-29-1
€17.20





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Guglielmo Adilardi

Napoleone Bonaparte
Trono e Altare 1801

 Il compito del libro è quello di esaminare in particolare le vicende del Concordato del 1801, non trascurando la genesi di esso nell’operato di quegli uomini che vi posero mente. Per tale scopo ci siamo avvalsi di alcune indagini sulle fonti e siamo, perciò, pronti, come in un “processo”, a far parlare la vasta documentazione, gli indizi, le “memorie” delle parti in causa, i “testi processuali”. Compito arduo è essere il più oggettivi possibile, non essendo privi dei nostri vissuti. Tanto più difficile, se riflettiamo quali imputati abbiamo di fronte: dei miti, di cui ancora ne avvertiamo lo scuotere della “catena ininterrotta” che da essi a noi conduce. Miti cui la storia generosamente fabbrica a dismisura e l’opportunismo umano ne cambia il segno: da positivo in negativo e viceversa. Napoleone ne è in questo il più tipico emblema in quanto mito, positivo o negativo fin da quand’egli viveva. Napoleone generale giacobino e montagnardo, duce feroce e sanguinario: uomo dallo stupido orgoglio formalistico da parvenu che ha sempre un addentellato con la crassa ignoranza della storia e delle sue esigenze, tiranno che uccise le speranze di libertà di intere Nazioni.

Tornare a scrivere sulla Convenzione del 1801 fra il Primo Console Napoleone Bonaparte e papa Pio VII potrebbe sembrare un esercizio storico d’antan, se non che tale Concordato ha fatto da modello a tutti quelli che la Chiesa cattolica ha posto in essere successivamente con le varie Nazioni. Ad iniziare, rimanendo in Italia, da quello del 1929 mussoliniano per arrivare a quello del 1983 di Bettino Craxi. In pratica, tutt’altro che essere deposito di storie d’antan, è ancora materia viva e pronta all’uso, per esempio nella Repubblica Popolare Cinese di Xi Jinping, nella quale Nazione nel 2018 è stato firmato un “accordo provvisorio” sulla nomina dei vescovi e sacerdoti “patriottici” che richiama fortemente alla memoria gli “insermentes” e quelli che patriotticamente si prestarono al giuramento (serment) di fedeltà alla Repubblica rivoluzionaria francese.
 

 






GUGLIELMO ADILARDI (Meolo, VE 1948). E’ laureato in giurisprudenza con una tesi in Diritto Ecclesiastico. Giornalista. Sue recensioni su Arkete, Camicia Rossa, Delta, Laboratorio, Nuova Antologia, Hiram di cui fu redattore di “Note e recensioni”. Ha promosso in Prato convegni di studio (nel 1989,’90,’91) in collaborazione con il Centro per la Storia della Massoneria di Roma, con lo storico Aldo A. Mola, su Giuseppe Meoni (1879-1934), Giuseppe Mazzoni (1808-1880), e in occasione del ventennale dell’incontro di Savona tra il Gran Maestro Giordano Gamberini e don Rosario F. Esposito.
E’ autore di un saggio: Un’Antica condanna: le origini di un conflitto tra Chiesa Cattolica e Massoneria, Volume I (Bastogi. Foggia, 1989). E’ autore del saggio: La chiave massonica per l’interpretazione del Flauto Magico nel volume collettaneo curato da Aldo A. Mola: Mozart il Maestro (Edito da Toso, Torino, 1991).
Il Centro Studi sulla Letteratura Belga di Lingua Francese dell’Università di Bologna, ha pubblicato nel 1995 il saggio: Eléments pour une interprétation ésoterique de la “Legende de Thyl Ulenspiegel” de Charles De Coster Beloeil. Il Centro de Estudios Historicos de la Masoneria Espanola dell’Università di Saragoza, diretto dal prof. José A. Ferrer Benimeli, ha pubblicato nel 2000 il saggio: La significativa presenza di sacerdoti nelle Logge massoniche del Granducato della Toscana in epoca napoleonica. Ha pubblicato: Un sacerdote massone: Antonio Jerocades (1738-1803). Edizioni Polistampa (Firenze, 1999), della quale è direttore della Collana “Massoneria”. Ha pubblicato Memorie di Giuseppe Mazzoni (1808-1880) L’uomo, il Politico, il Massone (1808- 1861). Volume I. Pacini Editore, Pisa, 2008. A vent’anni dalla pubblicazione di Un’Antica condanna Vol. I, edita: Chiesa cattolica e Massoneria: antiche lotte-nuovi orizzonti. Bastogi Ed. Foggia, 2009. Per Angelo Pontecorboli Editore: Massoneria Femminile. La nascita delle Stelle d’Oriente in Italia. Firenze, 2010; per lo stesso: Giuseppe Meoni (1879-1934). Maestro di Libertà.Firenze, 2011; La Massoneria di Lino Salvini, Cultura, trasparenza e società civile (1970-1978), Firenze 2012; Filippo Brunelleschi uomo del Rinascimento e la novella del Grasso legnajuolo, Firenze,2012. In Firenze ha promosso nel 2011 per il 150° dell’Unità d’Italia il convengo Trono e Altare – Esercito e Popolo alla villa di Poggio Imperiale con lo storico Aldo A. Mola ed il Colonello di Stato Maggiore Antonino Zarcone. Per i Tipi di Laterza ha pubblicato, Ferdinando Martini. L’Uomo, il Letterato, il Politico. Bari, 2012. Nel 2013 sempre per i Tipi Pontecorboli ED. I Marchi sul Palazzo Pazzi- La sede massonica nella Firenze Capitale con un saggio introduttivo di Giovanni Cherubini. Alcune delle sue opere sono state tradotte in francese, spagnolo, inglese.